Il presidente del CoDeSo Mariano Giannattasio: “Siamo stanchi di essere adittati come untori e delinquenti”
Montoro. <Come industriali e come solofrani siamo stanchi di essere additati come untori e delinquenti. Siamo persone serie che lavorano con attenzione e rispetto delle regole perché abbiamo a cuore la salute del territorio, delle proprie famiglie e delle comunità in cui viviamo. Per questo, ancora una volta chiediamo che i delinquenti vadano ricercati e puniti come meritano>. Gli imprenditori conciari, che fin qui avevano taciuto, prendono posizione dopo il clamore suscitato dalla vicenda degli sversamenti nel torrente Solofrana. Non ci stanno ad essere messi tutti, indistintamente, sul banco degli imputati visto che a delinquere sono pochissime <pecore nere>. A parlare per tutti è il presidente del CoDeSo, associazione che riunisce gli imprenditori e li rappresenta nel Codiso. Mariano Giannattasio è chiaro su tutti gli aspetti della vicenda. <Sono dispiaciuto per il clima di animosità che si sta registrando in questi giorni tra la comunità solofrana e quella montorese. Le divisioni di queste ore non devono favorire questi personaggi e non devono vanificare gli evidenti progressi che si sono fatti. E’ innegabile infatti che questo fenomeno delinquenziale sta registrando un notevole arretramento grazie al lavoro che gli industriali onesti, e cioè la quasi totalità degli industriali solofrani, stanno portando avanti insieme a tutti gli interlocutori istituzionali. Com’è noto le aziende solofrane per poter lavorare con le grandi case di moda internazionali sono sottoposte a numerosi controlli relativi al rispetto di elevati standard qualitativi e ambientali. Basti pensare che alcuni brand esigono l’adozione di capitolati che in termini di rispetto ambientale sono addirittura più restrittivi della normativa vigente. La maggior parte delle aziende ha ottenuto o sta ottenendo certificazioni che attestano la qualità dei prodotti anche e soprattutto in termini di rispetto ambientale. Per questo ha fatto male, nelle scorse ore, assistere a una messa in stato di accusa del comparto conciario via social e sulla base di un video evidentemente equivocato>. E qui Mariano Giannattasio spiega perché secondo loro lo sversamento registrato sabato scorso non è imputabile a qualche imprenditore disonesto. < In primo luogo perchè le aziende conciarie sono solitamente chiuse il sabato pomeriggio, tanto più in periodo in cui la produzione è ferma per la pausa estiva. Condizioni incompatibili con uno sversamento della portata di quello ripreso nel video. Quelle immagini riferiscono un’altra cosa: e cioè la portata della Solofrana in coincidenza con un temporale estivo. È evidente che a fronte del forte temporale il letto del torrente si è gonfiato portando con sè detriti e fango raccolti a monte, dove il temporale si era già scaricato quando a valle arrivavano le prime gocce. L’uso inappropriato e strumentale dei social network, di certo non aiuta la lotta contro l’inquinamento che non ha bisogno di comunità divise, ma, anzi, deve vedere noi tutti uniti e decisi ad arginare il problema. Non si può criminalizzare, come è stato fatto, una intera comunità per quella che, a un occhio più attento e critico, non può che apparire come una fake news, che non fotografa la realtà>. Quindi il presidente del CoDeSo conclude con non poco rammarico: <Da anni i conciatori e le istituzioni solofrane sono in prima linea nella lotta all’inquinamento nella consapevolezza che società civile, operatori economici e rappresentanti istituzionali militano in questa battaglia dalla stessa parte, contro pochi delinquenti che, sfuggendo ai serrati controlli a cui sono sottoposte le industrie conciarie, talvolta riescono a sversare liquami nel torrente Solofrana. Per questo vorremmo avere vicino anche i rappresentanti istituzionali di Montoro. In questa occasione avrebbero potuto prendere le distanze da chi indiscriminatamente ha posto sotto accusa un’intera comunità e un intero comparto industriale che, è bene ricordarlo, contribuisce alla crescita e allo sviluppo economico anche dei paesi limitrofi, avvalendosi altresì delle professionalità di molti abitanti della stessa Montoro>.