Mercato San Severino. Violenza di genere, Task Force per la prevenzione
Un protocollo di intesa per combattere i fenomeni di violenza di genere, il disagio
giovanile, i maltrattamenti in famiglia, la pedofilia, gli abusi sessuali.
E’ stato sottoscritto dal Comune di Mercato San Severino con l’associazione
nazionale “Forum Lex Professionisti in rete contro la violenza di genere” , con
sede in Roma, aderendo al progetto “Donne e Giustizia”, per dar vita ad una task
force provinciale da raccordare con quella regionale e con l’Osservatorio
Regionale e Nazionale.
Una iniziativa curata dall’assessore delegato alle pari opportunità, Michela
Amoroso, che ha coordinato le attività della commissione comunale per le pari
opportunità, “per un progetto – come tiene a ribadire il Sindaco Antonio Somma
– “attuato in sinergia e finalizzato alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno
della violenza di genere e sui minori. Un’ opportunità per affrontare e
contrastare con azioni concrete il fenomeno, partendo dalla realtà locale e con
l’ausilio delle istituzioni competenti”.
“A seguito della formalizzazione del protocollo di intesa”- prosegue Somma
–“sarà istituito un tavolo tecnico, coordinato dall’Assessore alla Pari
Opportunità, con due componenti di Forum Lex, un rappresentante della
Questura, uno dell’Arma dei Carabinieri ed uno della ASL, per definire
congiuntamente e monitorare le azioni da sviluppare”.
“Il fenomeno delle violenze domestiche, fisiche e psicologiche, principalmente
sulle donne” – aggiunge l’assessore alle pari opportunità Michela Amoroso – “è di
dimensioni allarmanti, e per il numero delle vittime e per la percentuale dei casi
non denunciati, proprio in ragione dell’ inabissamento delle vittime sottoposte a
violenze e timorose di una rivittimizzazione sociale nel caso in cui le vicende
diventino pubbliche. La violenza è trasversale, colpisce donne di qualsiasi ceto
sociale, si nasconde all’interno delle mura domestiche, nell’omertà culturale,
nelle abitudini quotidiane, è invisibile, considerata privata sebbene sia molto
comune : elementi che costituiscono il terreno fertile per violenze fisiche fin ad
arrivare al gesto estremo del femminicidio”.
“Il primo passo previsto dal protocollo” – chiude Somma –“ è la creazione di una
task force interistituzionale, costituita da appartenenti alle Forze dell’Ordine, ai
servizi sociali, alle agenzie educative ed alle Asl territoriali, che possano
tempestivamente intervenire a partire dai primi sensori sentinella, quali
maltrattamenti in famiglia, fino alla raccolta successiva della denuncia-querela da
parte della vittima. Poi, un pool di specialisti, in particolare nella materia dei reati
commessi contro i soggetti deboli, con una mirata preparazione in una materia
che presenta profili di interdisciplinarietà, psicologica, criminologica, sociologica,
medico legale, giuridica. Infine, l’interazione della rete dei servizi sociali e sanitari
con le articolazioni giudiziarie, di polizia, scolastiche e del privato sociale, così da
favorire un costante raccordo fra gli attori istituzionali coinvolti, nel rispetto delle
diverse competenze quali la Prefettura, la Questura, la Procura della Repubblica,
il Tribunale dei Minori, la Corte di Appello, la Scuola Regionale di Polizia Locale,
gli Ordini Forensi e degli Psicologi della Campania, Comuni, Autorità Giudiziaria,
Forze dell’Ordine, Università, Sindacati, Ufficio Scolastico Regionale, mondo
dell’associazionismo e centri antiviolenza”.