Raffica di arresti per spaccio di droga tra Salerno, Eboli e Scafati
All’alba di ier mattina (26 aprile) la Procura della Repubblica di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia- ha delegato la Polizia di Stato (Squadra Mobile di Salerno) all’esecuzione di 6 fermi di indiziato di delitto a carico di altrettanti individui, domiciliati ad SALERNO, EBOLI, BATTIPAGLIA e VILLARICCA, in provincia di NAPOLI.
Alle persone raggiunte dai provvedimenti restrittivi della libertà personale, sono stati contestati i reati di cui agli artt. 73 del DPR 309/1990 (illecita vendita di sostanze stupefacenti) e 629 c.p. aggravati dalla circostanza di cui all’art. 7 della legge 203/1991 (modalità mafiosa).
I provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina sono giunti all’esito di approfondite indagini condotte dalla Squadra Mobile di SALERNO, sezione criminalità organizzata, mediante anche l’ausilio di attività d’intercettazione delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di SALERNO, tali da consentire la raccolta di gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine alle fattispecie di reato consumate da quest’ultimi.
Nel corso delle attività d’indagine sono stati documentati ripetuti episodi di minaccia e violenza nei confronti di pusher che non erano stati in grado di corrispondere il denaro pattuito con i fornitori per l’acquisto di sostanza stupefacente.
I destinatari del fermo, CIARDI Umberto, 44enne salernitano, ROSA Francesco, 34enne sorvegliato speciale della P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di residenza (Scafati), DIANESE Cosimo, PETRILLO Cosimo, SANSONE Luca, tutti di Eboli, e ESPOSITO Vincenzo, di Villaricca (Na), si sono resi responsabili di diversi episodi di acquisto e cessione di sostanze stupefacenti, in particolar modo del tipo “cocaina”, dal mese di novembre 2016 ad aprile 2017 nella zona sud di Salerno.
Già nel mese di febbraio di quest’anno, Cosimo DIANESE era stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile di Salerno, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e successivamente, si è reso responsabile, unitamente a Luca SANSONE, Umberto CIARDI e Francesco ROSA del reato di estorsione e di reiterate minacce nei confronti di un loro acquirente.