MONTEFORTE IRPINO (AV) – DALLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO PER COMPIERE FURTI: PADRE E FIGLIE DENUNCIATI DAI CARABINIERI
I Carabinieri della Compagnia di Baiano, in particolare i militari della Stazione di Monteforte Irpino, a termine di una consistente attività d’indagine hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria un 50enne e le due figlie poco più che 20enni, ritenuti responsabili di furto aggravato.
Nello specifico i tre, di etnia “sinti” e residenti in provincia di Campobasso, risulterebbero responsabili di diversi furti perpetrati nel corrente anno presso alcuni supermercati di Monteforte Irpino e Mercogliano. Ognuno di loro aveva un ruolo ben preciso nelle varie azioni criminali ed agivano con scaltrezza ed abilità sicuramente affinate nel corso degli anni, dati i numerosi precedenti penali a carico, principalmente per reati contro il patrimonio. Nello specifico il “modus operandi” era sempre lo stesso, ed in particolare:
- le ragazze:
- individuavano gli orari di maggiore affluenza di persone, posizionandosi all’altezza delle casse, in attesa che si formassero le file per i pagamenti;
- con una scusa si avvicinavano a quelle persone che portavano una borsa o un marsupio, intrattenendole a parlare al fine di distrarle;
- con un’ azione fulminea, sfilavano i portafogli ed altri beni personali alle vittime prescelte, per poi dileguarsi rapidamente.
- l’uomo svolgeva la funzione di “palo”, verificando un eventuale intervento o controllo da parte delle Forze di Polizia, al fine di avvisare per tempo le proprie figlie per evitare di essere colti in flagranza di reato.
Grazie all’attività di indagine condotta dai militari della Stazione di Monteforte Irpino, mediante le diverse testimonianze fornite dalle persone presenti ai fatti, nonché dalla visione dei filmati estrapolati delle telecamere del circuito di video sorveglianza, si riusciva ad identificare i tre pregiudicati in questione.
Ricostruita la dinamica degli eventi delittuosi, alla luce degli elementi di prova emersi, i tre malfattori sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.