Il vice sindaco Gaetano De Maio: “Solofra è una città ricattabile, resto al mio posto per renderla libera”
Intervista di Gianni Gaeta
Il vice-sindaco e delegato ai lavori pubblici e alle industri, Gaetano de Maio nell’intervista andata in onda in diretta sulla nostra pagina Facebook “Dentro la Notizia” ha illustrato in modo chiaro l’andamento dell’amministrazione di cui fa parte.
Dopo un anno e due mesi dalle elezioni, qual è il suo parere riguardo l’amministrazione e ciò che si è concretizzato?
<< Al comune le cose non vanno molto bene, e quando cerco di fare qualcosa non me lo concedono, cerco solo di vedere gli interessi del territorio, a cui sono molto attaccato, ma ogni mio sforzo è vano poiché non vengo apprezzato dalle persone che dovrebbero affiancarmi e aiutarmi nella realizzazione di progetti per la popolazione.
Quali problematiche lei ha rilevato in questo anno di collaborazione con l’amministrazione comunale?
<< Io non sono in cerca di gloria al contrario, invece, di altri colleghi che colgono svariate occasioni per mettersi in mostra. Io non faccio politica per vivere, a dispetto di qualcun altro che di politica campa. Sono addolorato nel notare che ancora oggi Solofra sia un paese molto ricattabile, e ne sono dispiaciuto perché il ricatto non è una strada sana per poter fare politica. Se un industriale o qualche cittadino ha commesso qualche leggerezza nel costruire una tettoia o una piccola opera muraria non deve essere ricattabile, ma si deve trovare la formula per venirgli incontro e trovare una soluzione che possa soddisfare le parti. Oggi invece si usa l’arma del ricatto e non si procede purché si segue la linea politica del “Capo”. Voglio anche ricordare che il nostro comune è uno dei più poveri di Italia, e per questo mi sono proposto , anche a proprie spese, di compiere qualche piccola opera >>.
Vice-sindaco, quale azione lei ha messo in atto fino adesso?
<<Sono un uomo d’azione, quando devo fare qualcosa non mi fermo davanti a nulla. Logicamente mi riferisco alla mia azienda, ma purtroppo mi sono ritrovato in un covo che non ti danno il modo di esprimerti, di agire, tutti ti remano contro con l’intento di screditarti. Voglio solo dire una cosa, in una riunione di maggioranza feci mettere un punto da portare in giunta per dei lavori, erano tutti d’accordo, ma una volta arrivati in giunta il punto era sparito. Se devo andare a Roma per chiedere qualsiasi cosa per il mio comune non mi faccio pregare. Infatti in questi ultimi tempi, ci sono stato per ben tre volte e sempre a mie spese, proprio per non gravare sul bilancio comunale, con l’intento di risolvere il difficile problema dell’ASi pensando fosse una questione risolvibile. Ma vedo con mio rammarico che questi viaggi, anche in Regione, infastidiscono qualcuno e infatti proprio da chi mi dovrebbe sostenere arriva puntuale il discredito. Queste mie iniziative non amo renderle pubblico e l’impegno che metto nel risolvere i problemi molto spesso sono boicottate>>.
Che rapporti ci sono con il sindaco?
<<Per me il rapporto è normale, lui crede di avere le capacità mentre gli altri non sanno fare niente. Per me è un rapporto poco armonioso e non può condurre lontani poiché nuoce alla stabilità del paese. C’è mancanza di collaborazione nell’attuale consiglio comunale, ed invito tutti ad evitare di seminare zizzania poiché, si trasmette solo un clima di tensione che può solo danneggiare il nostro comune.
Signor De Maio, cosa diciamo alle 900 e più persone che hanno posto in lei la fiducia per il rinnovamento del paese, qual è il suo impegno per il futuro?
<<Mi impegno per quello che posso fare, ma senza che mi mettano i bastoni tra le ruote. Io mi sono attivato per sistemare la viabilità nella zona centrale, nei pressi del Carrefour, ho fatto rilasciare una delibera, ma sono andato in giunta e non l’ho più trovata. Questo vuol dire che uno può decidere tutto quello che vuole, anche insieme alla maggioranza, poi passa per mano all’onnipotente sindaco che senza dire nulla cestina tutto quello che si era programmato e se insisti allora arrivano i ricatti. Con il senno di poi se avessi saputo la situazione che vigeva nel comune a Solofra non mi sarei mai candidato>>.
Lei pensa che da oggi in poi si potrà collaborare per il bene della città?
<<Io credo che la prima cosa di cui ha bisogno Solofra sia un accordo tra chi lavora. Il lavoro è la prima forza e abbiamo bisogno dell’unità che non c’è>>
Quando si sono svolti i lavori per il viale Principe Amedeo lei, in qualità di delegato ai lavori pubblici non era presente, come giustifica questa cosa ai cittadini?
<< I lavori svolti lungo il viale erano di carattere pubblico, ma nessuno mi ha tenuto in considerazione ed avvisato. Ci tengo a precisare che a me la visibilità non interessa, altri invece si sono ritratti in varie pose per tutto il tempo dei lavori. Io come delegato non sono stato mai coinvolto, se vogliono mettermi da parte, non ci stò. Io non ho altre ambizioni, avevo addirittura pensato di dimettermi, ma alcuni amici mi hanno pregato di non farlo e non lo faccio per le persone che hanno creduto e credono in me e malgrado esposti anonimi e inimicizie io sono un osso duro e resisto perchè voglio vedere il mio paese libero>>.