Solofra. Trasparenza e Democrazia relazioni nascoste nell’esperienza amministrativa Vignola
Ancora una volta, questa maggioranza Consiliare sfugge al confronto evitando in maniera democratica qualsiasi discussione in Consiglio Comunale (parlatoio cosi definito dal Sindaco Vignola).
Nella prossima seduta di Consiglio Comunale, del sette febbraio, il Presidente del Consiglio ha evitato artatamente di includere tre interpellanze fatte dal sottoscritto nel mese di gennaio, mettendo all’ordine del giorno argomenti di ordinaria amministrazione che possono poco interessare la cittadinanza e l’opposizione, violando ogni principio democratico e regole Consiliari.
Noi vogliamo discutere dei reali problemi che attanagliano la nostra cittadina, mentre il Sindaco con la complicità del Presidente del Consiglio, da soli, sotto il cielo di un’avventurata città che quotidianamente fa i conti con inefficienze diffuse e lamentele della popolazione, degrado ambientale, sociale ed economico, scarsa programmazione e scarso peso politico, fanno finta di niente.
Come se l’occasione persa per l’area industriale ASI non inserita tra le ZES “Zone Economiche Speciali” è colpa di chi sa quale gufo presente in Città.
Si continua con annunci roboanti e propaganda elettorale attraverso testate giornalistiche, illudendo una intera comunità.
Manca il lavoro, le attività produttive attraversano una forte depressione, c’è una scontentezza diffusa ed emerge che l’insipienza amministrativa e politica, peraltro evidenziata anche da alcuni esponenti della maggioranza, non riesce in alcun modo ad essere fronteggiata.
C’è bisogno di un salto di qualità, un cambio di passo su questioni economiche e sociali, da sette anni invece, siamo costretti a sopportare l’immobilismo di una maggioranza che non vuole cambiare rotta, perché ha scelto un’altra strada, quella che parla un’altra lingua e che evita ogni tipo di confronto.
Continuare ad andare avanti in questo modo è un pericolosissimo errore.
Una scommessa ad altissimo rischio che mette a dura prova la Città ed i suoi abitanti.
Senza confronto non esiste democrazia.
Ascoltare ed accogliere, per poi, con cura, con passione, con scienza e coscienza, decifrare, comprendere e rispondere.
E’ questo il compito della politica.
Il nobile compito che supera sterili contrapposizioni ed inutili cacce al colpevole.
Sono questi i motivi che ci spingono a presentare interrogazioni, interpellanze Consiliari e a chiedere convocazioni di Consigli Comunali per discute di argomenti di grande attualità.
Questo esercizio democratico finora è stato vergognosamente ostacolato con la forza dei numeri e con la ricerca di mille espedienti.
Ed allora, chi fa ostruzionismo? I consiglieri di opposizione che propongono la risoluzione di alcuni problemi, oppure una rabberciata maggioranza che tramite il suo Presidente del Consiglio, evita qualunque tipo di confronto?
Chi è esempio di correttezza istituzionale e democratica, modello di impegno civico e politico?
Chi vuole approfondire, discutere e cercare soluzioni per far rialzare la Città dallo stato in cui si trova, oppure chi vuole nascondersi, camuffarsi e sottrarsi al pubblico confronto?
C’è però un dato incontrovertibile che purtroppo questa maggioranza trascura, si sta giocando con la pazienza dei Solofrani.