Dopo il filmato girato a Piazza di Pandola, parla Nicola Vietri uno degli intervistati. È stata una distrazione, chiedo scusa e continuiamo a restare a casa
A circa un mese dal video girato a Piazza di Pandola da Dentro la Notizia, il giorno dell’ordinanza emesso dal decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di restare a casa, abbiamo sentito Nicola Vietri, uno degli intervistati che era seduto sulla panchina davanti casa. Nelle sue parole traspare l’amarezza per quello che è successo. “Da una mia risposta un tantino infastidito all’intervistatore, a qualcuno che stava seduto sulla panchina vicino è sfuggito di mano la situazione inveendo contro il giornalista che suo malgrado chiedeva se eravamo a conoscenza del decreto appena emesso e il perché noi nonostante le direttive stavamo tranquillamente seduti.”
Parte da qua lo sfogo di Nicola Vietri, mi sono scusato appena dopo aver visto il video, mi sono reso conto di non essere stato ligio al provvedimento, ma credetemi, continua Vietri, per me era una cosa normale perché la panchina si trova davanti al cancello della mia abitazione, ero sovrappensiero e sinceramente mi sembrava, sbagliando, che non stessi arrecando fastidio a nessuno”. Nicola Vietri è stato sempre una colonna portante della frazione Piazza di Pandola, infatti a cavallo degli anni ’80/’90 è stato presidente della Misericordi, un uomo che si è sempre speso per la sua comunità trascinando decine di giovani a servire il prossimo facendoli aderire all’associazione no profit. Forte in lui l’amarezza per questo increscioso malinteso che ha innescato in pochi giorni una rabbia mediatica che lo ha stravolto. Vietri già dalle prime ore ha chiesto scusa sia al giornalista sia alla sua comunità, commentando sotto il video dove ha lanciato anche l’appello di restare a casa. Oggi, racconta Vietri “l’unica piccola soddisfazione che potrei avere è quella di aver sensibilizzato la gente che il nostro comportamento non è stato corretto nei confronti di chi l’ordinanza la esegue alla lettera e altri ne abbiano fatto tesoro per restare a casa. Su questa onda di rabbia un gruppo sparuto di cittadini della stessa frazione, che per difendere gli intervistati, inveiscono a loro volta contro ogni video che la testata giornalistica mette in rete con frasi degne dei peggiori ultras, screditando ancora di più il loro paese e soprattutto la stragrande maggioranza di persone che in questo periodo di emergenza coronavirus è chiusa in casa aspettando in religioso silenzio la fine di questo incubo.
GiGa