Lo fermano a Montoro per un controllo, lui esibisce tesserino falso della polizia municipale, denunciato 60enne
Sperava di farla franca ad un controllo dell’arma dei carabinieri asserendo di essere un agente della polizia municipale e per confutare la sua tesi esibiva un tesserino ed una paletta segnaletica entrambi risultati poi falsi. E’ finita con un deferimento in stato di libertà alla procura delle Repubblica di Avellino l’intraprendenza di un sessantenne del posto che in questo modo pensava di farla franca essendo stato trovato in giro con il suo potente fuoristrada. Ora dovrà rispondere dei reati di possesso di segni distintivi contraffatti e ricettazione. La vicenda è emersa durante un servizio di controllo finalizzato alla verifica del rispetto delle disposizioni emanate dal Governo per il contenimento della diffusione del coronavirus. Una pattuglia della stazione di Montoro Inferiore, agli ordini del luogotenente Raffaele Fresa, stava controllando i veicoli in transito, come ormai avviene dall’inizio della pandemia. I carabinieri, come fatto per altri veicoli, alla vista di un grosso suv, intimavano l’alt al conducente. Il sessantenne con grande tranquillità si qualificava immediatamente come appartenente alle forze di polizia. Per dimostrare quanto stava dicendo mostrava ai carabinieri la paletta segnaletica con lo stemma della Repubblica italiana e la scritta “Polizia Municipale”. Ma tutto questo convinceva poco i militari dell’arma che insistevano nel chiedere dettagli ulteriori nonché l’esibizione, comunque, dei documenti di identità e guida. A questo punto l’uomo, meravigliandosi di quell’ulteriore invito, estraeva dal suo portafoglio ed esibiva il tesserino di servizio riportando la sua foto ed i suoi dati anagrafici. Ma i dubbi dei carabinieri aumentavano nel momento in cui avevano tra le mani il tesserino. Per loro l’autenticità di quel documento era fortemente in dubbio. Ed infatti trovavano conferma ai loro sospetti attraverso una semplice verifica al comando di Polizia Municipale dove l’uomo asseriva di essere effettivo. Inutili si sono rilevate tutte le altre spiegazioni fornite dal sessantenne che, alla luce delle evidenze emerse, come detto è stato deferimento in stato di libertà alla procura della Repubblica. Ovviamente il tesserino di appartenente alla polizia municipale contraffatto così come la paletta segnaletica sono stati sottoposti a sequestro