Incontro tra De Maio e Bianchino: progettare il futuro e lo sviluppo del nostro territorio

Montoro. Stamattina in un incontro per un caffè tra Gaetano De Maio e l’ex sindaco Mario Bianchino attuale capogruppo di opposizione di Montoro Democratica, si è discusso del futuro del comprensorio e della possibilità di unire le forze per dare nuovo impulso allo sviluppo dei due territorio confinanti tra loro. Un territorio ricco di aziende e posizionato in una zona strategica a pochi chilometri dalla direttrice Salerno-Caserta, a soli 20 km dal porto commerciale di Salerno, senza contare che le due città sono attraversate dalla rete ferroviaria. Insomma, spiega Bianchino, ci sono tutti gli ingredienti per poter costruire il futuro di Solofra e Montoro, ora tocca agli amministratori trovare la formula per far sì che tutto ciò diventi realtà. Con il Pnrr ci sono grosse possibilità di sviluppo, prosegue Bianchino, fra un mese Solofra è chiamata al voto e i prossimi eletti dovranno confrontarsi e concentrarsi insieme a Montoro per progettare il futuro di questa terra. “Ci troviamo in una sorte di limbo, confinanti con la provincia di Salerno dove nella vicina Mercato San Severino e Fisciano si progetta e si fa squadra, vedi la metropolitana che collegherà le due città al Campus di Fisciano con un progetto avveniristico, vedi il trasporto urbano con corse per Salerno e i vari comuni confinanti ogni ora. Noi di Montoro e Solofra, a pochi chilometri restiamo fuori”. Per Avellino invece non siamo mai stati considerati come territorio strategico di sviluppo, ma saccheggiati di quel poco che avevamo, vedi l’ospedale “Landolfi” prima accorpato al “Moscati” per poi essere svuotato letteralmente privando l’intero comprensorio di una struttura che poteva salvare tantissime vite con un pronto soccorso degno di questo nome. La realtà è questa, siamo stati lasciati soli e parcheggiati in una sorte di limbo.
Gli fa eco L’ex vice sindaco di Solofra, l’industriale Gaetano De Maio, “devo ammettere che Solofra è una città che si sta svuotando, sia di industrie, quelle vere, che di giovani che non trovando spiraglio nella città conciaria, scappano per trovare fortuna al nord o all’estero”. Per me, continua De Maio, è una grossa sconfitta di tutti noi industriali, vuol dire che non abbiamo saputo capitalizzare il lavoro svolto in tutti questi anni con la concia, non abbiamo saputo creare opportunità per i nostri figli, i nostri giovani. Devo ammettere che la società civile e quella industriale è frammentata, c’è una sorte di gelosia e una continua battaglia tutti contro tutti. Ora ci apprestiamo al voto per scegliere la futura classe politica, continua De Maio, per quel che posso farò in modo di sostenere quei candidati che non vivono di politica e di partiti, ma uomini che vogliono impegnarsi per il bene e per la crescita della città, e dico di più, conclude De Maio, non escludo di poter appoggiare anche un candidato a sindaco che non sia di Solofra, purché capace di aggregare e di poter portare questo territorio ai fasti di un tempo, dove migliaia di famiglie delle provincie di Salerno e Avellino trovavano lavoro e specialmente i nostri giovani avevano tante opportunità per restare nella loro città.
Il colloquio cordiale è finito con un brindisi, con la promessa di rincontrarsi a breve per continuare a parlare di progetti e programmi.
Gianni Gaeta