Tre donne con le loro famiglie montoresi in auto quarantena, lavoravano con la donna di Pizzolano affetta da coronavirus
Tre colleghe di lavoro di Montoro della donna di Pizzolano, ricoverata all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, essendo risultata positiva al coronavirus, sono state poste in auto quarantena insieme alle loro famiglie. Si tratta di una misura precauzionale che interessa oltre 140 persone che sono entrate in contatto con la donna. Il caso della signora di Fisciano, dipendente della Gioma Facility Management s.r.l. che gestisce il servizio di pulizia e igiene ambientale per i campus universitari di Fisciano e Baronissi, è scoppiato nelle scorse ore. Il sindaco Vincenzo Sessa ha immediatamente fatto scattare l’allarme precauzionale ed ha informato tutti i sindaci interessati tra cui anche Girolamo Giaquinto. Tra l’altro è stata disposta la chiusura per 15 giorni della cittadella universitaria a tutto il personale. La signora, ricoverata ora all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, è risultata positiva al test dopo che ci si era accorti che presentava tutti i sintomi classici. Le sue condizioni non destano preoccupazione. In un primo momento si era sospettato che il contagio poteva essere stato indotto dal rientro della figlia che vive a Milano. Ipotesi improbabile perché la figlia è rientrata a casa prima del 2 marzo, come ha spiegato il sindaco di Fisciano. Ora anche lei, insieme a tutta la famiglia, è in casa in quarantena domiciliare. Le autorità stanno provvedendo a ricostruire tutta la filiera dei contatti avuti dalla donna. E’ bene dire che le tre persone interessate, come i loro familiari, non hanno nessun sintomo e che la misura assunta, come detto, è di tipo precauzionale. Saranno seguite come di rito. Resta il fatto che l’operaia dell’azienda siciliana, a quanto pare trascurando i sintomi che presentava, ha portato a questa auto isolamento che è il più grande che si registra attualmente in Campania.