Montoro. Azzanati lui e la figlia da un pit bull, pensionato ricoverato al Fucito

foto di repertorio
Brutta avventura per un poliziotto in pensione residente alla frazione San Pietro che l’altra notte (giovedì) è stato azzannato al fianco e ai testicoli da un pit bull. Stessa sorte è toccata alla figlia che per sottrarre il padre dall’aggressione del molosso ha rimediato un morso al gluteo che gli ha lasciato il segno dei denti.
Ma veniamo all’accaduto
Giovedì notte verso l’una, da un abitazione vicino si continuava a fare rumori che non permettevano alla famiglia del pensionato di dormire. A questo punto l’uomo decide di alzarsi e andare a bussare alla porta del vicino per chiedergli almeno di abbassare la voce. Aspetta ma nessuna risposta, ad un certo punto vede il grosso cane che sale dal garage dell’abitazione che punta direttamente su di lui, non fa in tempo a reagire quando con un balzo lo addenta al costato procurandogli una ferita poi saturata con 7 punti in ospedale, l’uomo cerca di divincolarsi ma il cane lo addenta questa volta ai testicoli. A questo punto interviene la figlia che per sottrarre il padre all’aggressione del grosso cane, rimedia un morso al gluteo.
Dopo poco, sentita le grida, il fratello del pensionato che abita vicino accorre per capire cosa stesse succedendo, arrivato sul posto si rende conto di quanto accaduto, carica il fratello e la nipote in auto e si dirige verso il pronto soccorso dell’ospedale “Fucito” di Mercato San Severino dove per rimarginare la ferita gli vengono applicati sette punti di sutura, per poi ricoverarlo per l’ematoma che si era formato ai testicoli. Il Pensionato è tutt’ora ricoverato per il nosocomio irnino in attesa di capire se deve essere operato.
Proprio stamattina, la figlia è andata all’Asl per denunciare l’accaduto.
Intanto emergono altre notizie sullo stesso cane, più o meno ad agosto dell’anno scorso portato a guinzaglio dal proprietario, azzannò un cagnolino per strada, alle rimostranze della proprietaria, gli fu detto che i cani bisognava portarli a guinzaglio ed era colpa sua se il suo cane era stato aggredito.