Solofra. Addio miasmi nella città conciaria. Stanziati 7 milioni per la Valle dell’Irno
Stanziati i fondi dalla Regione per gli impianti di depurazione di Mercato San Severino e Solofra, l’ottimizzazione dei processi produttivi e per lo stoccaggio dei fanghi. Svanisce finalmente l’incubo di una chiusura del depuratore della città conciaria, già sotto sequestro della Procura. L’esecutivo di De Luca delibera 3,355 milioni per la realizzazione degli interventi necessari al controllo delle emissioni in atmosfera provenienti dall’impianto di depurazione di Mercato San Severino, ma anche 1,493 milioni per l’ ottimizzazione dei processi produttivi, con la realizzazione di centrifuga e silos di stoccaggio fanghi. Mentre 2,1 milioni di euro per gli interventi necessari al contenimento delle emissioni in atmosfera provenienti dall’impianto di depurazione di Solofra. I due impianti sono collegati da un collettore. Nel 2017, i Carabinieri del Noe, operavano il sequestro del depuratore di Solofra; nei mesi scorsi la Procura di Salerno faceva lo stesso a Mercato San Severino. Con la realizzazione degli interventi, la Valle dell’Irno e l’intera Irpinia potranno lasciarsi dietro un lunga storia di inquinamento. Con l’investimento previsto a Solofra, svanirebbero i cattivi odori che, da sempre, hanno inondato la città della concia per chi vi transita lungo l’autostrada Salerno Reggio Calabria. E le imprese del posto, sulle quali preme l’ombra della chiusura del depuratore, potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo e potrebbero guardare al futuro con ottimismo. La Regione Campania figura in più ruoli. Proprietaria degli impianti, costruiti negli anni ’80 ne è di fatto anche il gestore. L’azienda che oggi se ne occupa è la Cogei, individuata proprio dalla Regione Campania. La stessa Regione è responsabile delle emissioni, attraverso i suoi uffici di Collina Liguorini, ha emesso le prescrizioni sulla necessità di ammodernare gli impianti. Ora va realizzato il progetto definitivo ed esecutivo, sulla scorta del preliminare già esistente: ci sono già 100.000 euro. In questo modo, accanto all’eliminazione dei cattivi odori, ne beneficerà il distretto conciario. L’eventuale chiusura del depuratore determinerebbe il blocco delle produzioni. Lo scorso 4 aprile, il sindaco della città della concia Michele Vignola, consegnò le sue istanze al presidente De Luca. Il Comune incassa il risultato e guarda già ad una nuova frontiera: l’impianto biologico.
a.d.