Rifugiati a Mercato S. Severino, Pd chiede un tavolo di confronto
La segretaria del Partito democratico di Mercato San Severino Patrizia Frallicciardi fa sentire la sua voce rispetto alla notizia dell’arrivo in paese di 66 persone, immigrati e rifugiati di guerra, che dovrebbero trovare alloggio nell’ex asilo nido della cittadina dell’Irno. Il Partito Democratico chiede un incontro al Commissario prefettizio cittadino mirato alla valutazione delle scelte a farsi. “Il PD ha l’obbligo di proporre un dialogo con le istituzioni per evitare che scelte non condivise vadano a danneggiare gli equilibri di questa comunità, dei residenti nelle zone immediatamente adiacenti il centro di accoglienza, per evitare che invece di risolvere un problema se ne creino due. Se gli immigrati hanno diritto di asilo politico e non sono delinquenti, essi hanno il diritto ad una degna accoglienza come chiunque, secondo i principi della pacifica convivenza e sicurezza sociale. Quindi se la nostra cittadina dovesse accogliere, come in altre realtà, immigrati pari all’1 per cento della sua popolazione, come previsto dalla normativa vigente, si deve essere pronti con alloggi appropriati, evitando di creare nella cittadina luoghi che non hanno nulla a che fare con l’accoglienza ma che ammassano, ghettizzano e mortificano sicuramente anche costoro che fuggono dalle guerre. Occorre puntare ad un modello di accoglienza diffusa che si basa sulla integrazione, incrementare la presenza di forze dell’ordine nei paesi ospitanti rifugiati politici per un maggior controllo del territorio; intrattenere su tale tematica un dialogo costante tra tutte le istituzioni, le forze dell’ordine, gli operatori sanitari, le associazioni di volontariato locale al fine di una gestione ottimale della questione, per una puntuale sorveglianza sanitaria e di mediazione culturale, visto che solo chi conosce il territorio può proporre soluzioni idonee all’accoglienza di tali persone, affinché non vengano a crearsi situazioni di disagio con le comunità locali. La proposta che può nascere da tale dibattito, deve mettere in evidenza non l’essere contro l’arrivo degli immigrati, ma garantirne una adeguata gestione, tenendo conto dei residenti e cercando di non sovraffollare alcune realtà a discapito di altre, perché riteniamo indispensabile non andare a sconvolgere il tessuto socio economico di una piccola realtà solo perché dobbiamo dare ospitalità, senza mettere in campo quei criteri e gli strumenti che ne garantiscano l’adeguatezza, altrimenti si ottiene il risultato di attivare un sistema che oggi, in maniera diffusa sull’intero territorio nazionale, mette in evidenza tutte le criticità della gestione dell’accoglienza”.