Banzano. Quando una sagra fa da volano per l’economia di un’intero paese
Anche quest’anno la Pro Loco Banzano ha centrato in pieno l’obbiettivo di attirare migliaia di persone nella frazione più popolosa di Montoro, raggiungendo lo scopo che una vera sagra deve avere per la promozione del territorio e soprattutto per aiutare l’economia locale. Quello che è successo a Banzano tra il 19 e il 22 agosto ne è un esempio e deve far riflettere sull’opportunità che questi eventi, se organizzati senza scopo di lucro, possono essere un volano di crescita per l’intera economia locale. Un successo meritato quello della Sagra della Patata Banzanese, che si è svolto nella più popolosa frazione montorese, circa 40.000 le persone che hanno invaso gioiosamente il paese in una calda estate in cerca di buon cibo ed un pò di refrigerio. Una sagra che dura da ben sedici anni organizzata come sempre dalla Pro Loco Banzano. Un evento che promuove i prodotti tipici del territorio come la patata di Banzano, la cipolla ramata di Montoro e la provola affumicata. Il piatto per eccellenza è il tegamino dell’abbondanza preparato con gli ingredienti del territorio, patate, salsicce, provola del caseificio “Principato” e funghi porcini, gli avventori hanno potuto degustare anche la parmigiana di cipolle ramata dell’azienda “Gaia”, servita in un vasetto. Entusiasti gli organizzatori, capeggiati dal presidente Ivan De Girolamo, che nelle quattro serate hanno dato l’anima affinché tutto andasse per il verso giusto, le persone hanno atteso pazientemente in fila per poter gustare le prelibatezze cucinate dagli chef, tutti rigorosamente autoctoni. La formula vincente da qualche anno è stata quella di spostare l’evento dal piazzale della chiesa dedicata a San Valentiniano, luogo questo un po’ distante dal cento, nello slargo dove viene svolto il mercato che dista solo 50 metri dalla piazza centrale. Questo spostamento ha giovato a tutte le attività commerciali disseminati sul corso. Infatti nelle quattro serate non c’era un solo locale vuoto, le pizzerie, i pub e i bar hanno potuto beneficiare della grande affluenza di persone lavorando a ritmo serrato.
Gianni Gaeta
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