“9 Chiese diroccate e sconsacrate” Un immenso patrimonio rischia di scomparire per sempre
Un patrimonio di inestimabile valore religioso, artistico e culturale, rischia di scomparire per sempre. E’ quello costituito da nove Chiese diroccate, sparse sul territorio comunale, sconsacrate e abbandonate. Nella frazione Spiano, è chiusa al culto da secoli l’antica Chiesa della Terrasanta, un gioiellino architettonico del XII secolo, adiacente all’attuale Chiesa parrocchiale, dove è forte la venerazione per la Madonna Addolorata. A Costa, è sconsacrata la Chiesa dell’Annunziata del XVIII secolo: fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1980 e, da allora, non è stata più riaperta. A Ospizio, resta chiusa da decenni una Chiesetta situata al centro del paese: anch’essa avrebbe bisogno di essere riqualificata. Nella zona interna della stessa frazione, è chiusa al culto anche un’altra antica Chiesa. A Sant’Angelo, non è più utilizzabile una Chiesa di proprietà privata, danneggiata gravemente, soprattutto nel tetto, dal sisma del 1980. Nella zona Carratù di Sant’Angelo, un edificio religioso è diroccato e ormai coperto da una fitta coltre di erbacce. A Ciorani è chiusa al culto la Chiesa intitolata a San Nicola, fondata alcuni secoli prima che Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, con San Gerardo Maiella e col Beato Gennaro Maria Sarnelli, fondasse la sua congregazione. Dalle fessure del portone di ingresso, si nota che, all’interno del sito religioso, c’è un’impalcatura, ormai arrugginita, segno che i lavori per il suo recupero furono avviati, ma poi si fermarono. Sulla collina che sovrasta le frazioni Sant’Angelo e Acquarola, si intravedono i resti dell’antico eremo di Sant’Elia. A Curteri, restano pochi ruderi della Chiesa San Marco a Rota, presso la quale sono iniziati i lavori di scavo. Il 3 giugno 1993 fu riaperta al culto la chiesa di San Giovanni in Parco (adiacente al Comune), ristrutturata grazie soprattutto al lavoro di Alfonso Romano, Cavaliere della Repubblica, postino e Priore dell’Arciconfraternita del Santissimo Rosario, il quale, per oltre 30 anni, organizzò anche la festa in onore di San Vincenzo Ferrer. Quel 3 giugno 1993, durante la cerimonia di inaugurazione, l’allora sindaco, Antonio Figliamondi, disse dall’altare, tra l’altro, durante il suo discorso: “ho incontrato spesso Alfonso Romano che, mentre girava con la bici, raccoglieva perfino mattoni e pietre che riteneva potessero essere utili per ristrutturare la Chiesa di San Giovanni in Parco”. Quindici anni fa circa, l’amministrazione comunale guidata dall’ex Sindaco Giovanni Romano, ristrutturò l’eremo di San Magno, ad Acigliano. Don Antonio Sorrentino, storico Parroco di Sant’Angelo, riqualificò la chiesa Santa Croce, posta in collina tra San Vincenzo e Costa. Padre Guido Malandrino dei Frati Francescani Minori, guidò le fasi della ristrutturazione della Chiesa Sant’Antonio.
Antonio De Pascale